Ermanno Rea, nato a Napoli il 28 luglio 1927, ha lavorato come giornalista per numerosi quotidiani e settimanali. Ha vissuto a Milano e a Roma.
Ha pubblicato numerosi libri, spesso basati su inchieste o fatti di cronaca, come Il Po si racconta e L'ultima lezione, quest'ultimo ispirato alla scomparsa dell'economista napoletano Federico Caffè. A questi titoli ne seguirono diversi altri: La dismissione; Rosso Napoli: trilogia dei ritorni e degli addii; La comunista: due storie napoletane; Il caso Piegari: attualità di una vecchia sconfitta; Il sorriso di don Giovanni. I suoi lavori giovanili in ambito di fotografia e reportage sono stati raccolti da Feltrinelli nel libro 1960, Io reporter.
Rea è stato inoltre vincitore del Premio Viareggio nel 1996 con Mistero napoletano, del Premio Campiello nel 1999 con Fuochi fiammanti a un'hora di notte e del Premio Brancati-Zafferana nel 2011 con La fabbrica dell’obbedienza. Il lato oscuro e complice degli italiani. Un altro suo romanzo, Napoli ferrovia, è stato finalista al Premio Strega 2008.
Alle elezioni Europee del 2014 si è presentato come candidato capolista con la lista di Tsipras. Si è spento a Roma il 13 settembre 2016.